Sembra impossibile da credere, ma in America i sindacati sono messi peggio che in Italia: meno del 10% dei lavoratori del settore privato è iscritto. Alle cause del declino che abbiamo anche da noi (fine della centralità operaia e del fordismo, invecchiamento della popolazione, aumento stabile della quota di lavoratori disoccupati, immigrazione, precarità) se n'è aggiunta una molto pesante: l'attacco al diritto di organizzazione sindacale e di sciopero portato avanti durante il trentennio della rivoluzione conservatrice. Robert Borosage, uno dei capi del think-tank progressista Campaign for America's Future, spiega in questo articolo come per Obama il rafforzamento del sindacato sia parte del progetto di ricostruzione del tenore di vita della classe media. Solo attraverso le trade unions i lavoratori potranno tornare ad avere diritti e salari crescenti, invece che vederli diminuire come è successo durante gli anni della ripresa di cartapesta dell'amministrazione Bush. Una riflessione che bisognerebbe fare anche in Italia, dove il sindacato è sotto attacco a volte con gli stessi strumenti utilizzati nell'America di Reagan. A proposito di Reagan, The American Prospect sostiene (e non da sola in realtà) che Obama possa avere lo stesso ruolo simbolico che ebbe il presidente repubblicano perchè produce identità in chi lo sostiene. Anche qui, le riflessioni sull'Italia si sprecano..
5 marzo 2009
Risollevare la classe media attraverso i sindacati?
Pubblicato da America2008 alle 10:21
Etichette: coalizione democratica, crisi economica, maccheroni, sindacati
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2 commenti:
vero che siete a Torino venerdì 6 marzo? e così sabato 7 potete far festa!
è importante perché dovete firmare la mia copia che aspetta, anzi adesso vado a cercarla.
grazie per l'amicizia e la presenza
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