La crisi toglie un altro argomento alla destra repubblicana, quella più xenofoba e senza idee. Il bollettio del Labor statistics ci racconta che dal 2006 la popolazione immigrata è stabile - dopo una crescita ininterrotta di anni. La disoccupazione tra i foregin born, i nati all'estero, è pure in aumento. Non è il muro con il Messico, che non c'era e che, semmai, impedisce l'ingresso degli undocumented workers, gli irregolari. E' la crisi. Stime indicano che anche il flusso migratorio irregolare è in declino. Anche la domanda informale di lavoro è quindi in calo. Insomma: l'immigrazione la fa il mercato del lavoro, non c'è nessuna invasione in atto. Non negli Stati Uniti e non in Europa. Quando la domanda non tira, cala anche il flusso migratorio. Non è che si interrompa del tutto, la mano invisibile dle mercato non esiste, ma una reazione alla domanda c'è.
27 marzo 2009
Cala l'immigrazione negli States
Pubblicato da America2008 alle 11:18
Etichette: immigrazione, latinos
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