1. Il governatore del Texas Rick Perry ha deciso che il suo Stato rifiuta i soldi del pacchetto di stimolo. Non ha intenzione di aumentare i sussidi ai disoccupati, lui. Due le possibilità: è un deficiente, nel suo Stato non ci sono disoccupati bianchi che votano per lui. Con l'arrivo della crisi, probabilmente se ne pentirà.
2. Il dibattito sui media sull'agenda liberale di Obama si infiamma. C'è chi spinge per questa, gongolando sorpreso da un presidente che si aspettava centrista e chi lancia i suoi strali quotidiani. Ecco qualche esempio: Michael Gerson si chiede, che fine abbia fatto il centrismo del presidente, questo spinge un'agenda di sinistra in tempi estremi così che nessuno se ne possa accorgere. Walter Shapiro su New Republic ritiene invece che sia giunta l'ora del Big governement.
3. Da the Atlantic un articolo sul mutamento di attitudine nei confronti del governo da parte degli americani. Non socialismo, ma cambio di attitudine. E' scritto dal direttore e da un vice del Pew research centre, è un'opinione, ma si regge sul lavoro di questo supercentro (molto serio) di sondaggi e ricerche.
4. Stesso argomento: il Centre for american progress sostiene che c'è un America progressista che nasce e cresce. Qui il link all'articolo di Ruy Texeira, sulla pagina i link al rapporto che spiega perché (le attitudini degli americani su molte questioni sono cambiate: lo dice anche il Pew e lo ricorda il libro dei curatori di questo blog, che oggi presentano il libro a benevento e ieri erano a Napoli).
5. Per finire una bella notizia da The Guardian: un ordine firmato da Obama rende quasi impossibile produrre cluster bombs.
13 marzo 2009
Notiziario del mattino: i repubblicani si suicidano e altre storielle
Pubblicato da America2008 alle 10:09
Etichette: agenda, amministrazione Obama, come cambia l'america
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