Bye bye President Karzai, dice oggi il Guardian. Il 31 marzo si terrà all'Aja una conferenza Nato-Onu sul tema dell'Afghanistan: Obama presenterà la sua proposta di intervento nell'area - sostanzialmente già accettata e discussa dagli europei questo week-end, con l'inviato del presidente Usa per Afghanistan e Pakistan Richard Holbrooke in gita a Bruxelles.
L'obiettivo è indebolire il presidente Karzai - che presumibilmente vincerà le elezioni generali di agosto - affiancandogli un primo ministro e distribuendo fondi direttamente ai 34 governatori provinciali del paese e ai 396 responsabili di distretto, a fronte di un rinnovato impegno euro-americano per la ricostruzione delle infrastrutture del paese. Karzai sta già dichiarando battaglia sui giornali del proprio paese, ci sarà da divertirsi.
E' importante tenere a mente che a questo summit parteciperè anche Teheran, che incontrerà gli americani per la prima volta in forma ufficiale dopo il famoso video agli iraniani inviato da Obama. Allo stesso tempo gli americani premeranno perché cambi l'attitudine del Pakistan - o meglio, di una parte dei poteri del paese - verso i talebani. Ovviamente l'altro punto all'ordine del giorno è "l'afganizzazione" del conflitto, da ricercare attraverso l'aumento vertiginoso delle truppe dell'esercito afgano, che dovrebbero passare da 65 mila a 230 mila. Le parole più sinistre, che ricordano i tempi della ricerca della "vietnamizzazione" del conflitto.
L'obiettivo è indebolire il presidente Karzai - che presumibilmente vincerà le elezioni generali di agosto - affiancandogli un primo ministro e distribuendo fondi direttamente ai 34 governatori provinciali del paese e ai 396 responsabili di distretto, a fronte di un rinnovato impegno euro-americano per la ricostruzione delle infrastrutture del paese. Karzai sta già dichiarando battaglia sui giornali del proprio paese, ci sarà da divertirsi.
E' importante tenere a mente che a questo summit parteciperè anche Teheran, che incontrerà gli americani per la prima volta in forma ufficiale dopo il famoso video agli iraniani inviato da Obama. Allo stesso tempo gli americani premeranno perché cambi l'attitudine del Pakistan - o meglio, di una parte dei poteri del paese - verso i talebani. Ovviamente l'altro punto all'ordine del giorno è "l'afganizzazione" del conflitto, da ricercare attraverso l'aumento vertiginoso delle truppe dell'esercito afgano, che dovrebbero passare da 65 mila a 230 mila. Le parole più sinistre, che ricordano i tempi della ricerca della "vietnamizzazione" del conflitto.
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