Non ci si fa in tempo a concentrare su una cosa - la riforma sanitaria, Pelosi ripete che proverà a farla passare - che boom, ci sono novità su altri fronti. Migliorano le relazioni tra Siria e Usa, con l'inviato Mitchell che chiede a Damasco di essere coinvolta appieno nei colloqui di pace per il Medio oriente (oggi è a Tel Aviv). E soprattutto, a Washington, Obama si incontra con il vicepremier cinese Wang Qishan. In due giorni si parlerà di tutto, dalla Corea nucleare, all'ambiente. Il centro, del quale magari non sapremo tutto e subito, sarà l'economia. Gli Usa sono vitali per l'export cinese e la Cina è essenziale per sostenere il debito americano e per rifornire i consumatori Usa di merci a buon mercato (che con la crisi sono più important che mai). Robert Reich, nel suo Supercapitalism ha dedicato un passaggio interessante al consumo cinese a poco prezzo. Obama, nel suo discorso, ha spiegato quanto importante sia la Cina per gli Usa in un mondo senza frontiere come il nostro e così avevano fatto, in un articolo congiunto, il Segretario al Tesoro Geithner e Hillary Clinton. Il primo parla correntemente cinese - come il segretario al commercio, Gary Locke, americano-cinese di terza generazione. Nel loro articolo, i due pezzi da novanta dell'amministrazione spiegano che rispondere alla crisi, al riscaldamento globale e pensare un ordine mondiale sicuro sono le priorità per i due giganti. Una parola....
27 luglio 2009
Riecco il G2
Pubblicato da America2008 alle 17:08
Etichette: cina, Clinton, geithner, Medio Oriente, politica estera
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