Nulla di nuovo, la solita tragedia mediorientale. Israele invade un paese limitrofo con la speranza di portare un "regime change". Questa volta si tratta di rovesciare Hamas, 2 anni fa era la volta di Hizbullah, negli anni '80 era l'Olp in Libano. Vista come è andata in passato: auguri. Dall'altro lato un esercito irregolare arabo che provoca gli israeliani e se ne infischia delle ripercussioni sui civili, quello che importa è tenere saldo il legame con i padrini siriani ed iraniani. La guerra di questi giorni era in preparazione da 6 mesi, ci ha informato la stampa israeliana. Questo vuol dire che era già in gestazione quando Obama è stato nella regione. Le cose sono due: o gliel'hanno detto e lui ha acconsentito (e da qui le sue dichiarazioni sulla necessità di difendere le città israeliane dai missili) oppure gliel'hanno detto in maniera diversa, parlando di una semplice rappresaglia invece di una guerra vera e anche qui lui ha acconsentito. In ogni caso non si è reso conto delle conseguenze: i nemici degli Usa saranno più forti (secondo voi chi vincerà le presidenziali iraniane?), la nuova leadership israeliana che uscirà dalle elezioni del 10 febbraio avrà molta poca voglia di negoziare, ci sarà una nuova urgenza mediorientale di cui occuparsi. L'unica soluzione al problema dei missili era andare a parlare con siriani ed iraniani: negoziare un nuovo ordine regionale in cui almeno uno dei due soggetti avesse un buon motivo per mollare Hizbullah e Hamas; stringere subito un accordo su Israele/Palestina che implichi la creazione di un vero stato palestinese; liberare e sostenere la "nuova guardia" di Fatah, l'unica alternativa ad Hamas. Insomma, puntare alla stabilità e a un nuovo ordine regionale piuttosto che a improbabili cambiamenti di regime. Essere realisti e non ideologici. Avere un'agenda propria, non lasciarsela definire dalla destra israeliana, creare interlocutori e non nemici assoluti, "vedere" l'altro. Questo ci si aspetta dal primo presidente americano "global" anche nella biografia. Ci riuscirà?
30 dicembre 2008
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2 commenti:
Esatto.
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