Il presidente ha evitato di lasciare in ricordo anche il fallimento delle big three ed ha preso un pugno di miliardi dal pacchetto Paulson per prestarli a General motors e Chrysler (Ford, per ora, non ne ha bisogno). La Casa Bianca impone vincoli stretti (niente benefit, niente dividendi, ristrutturazione industriale e salariale). Il sindacato auto di Detroit ha già chiesto a Obama di ripensare alla parte che riguarda il lavoro, ma gli operai di Detroit sono famosi per essere i meglio pagati d'America. E sono rimasti in pochi. Anche questa partita è di grande interesse e va seguita. Salon risponde a una domanda di grande interesse: come mai i repubblicani son tanto contrari al salvataggio? Perché a Sud ci sono le fabbriche Toyota e se i tre grandi chiudono è un problema per il Michigan e pèer altri Stati dominati dai democratici (e una manna per gli Stati dei senatori che hanno votato contro il salvataggio deciso da Bush). Ecco l'articolo di Salon
19 dicembre 2008
Il salva auto di Bush
Pubblicato da America2008 alle 18:58
Etichette: amministrazione Obama, crisi auto
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1 commento:
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