Joe Klein, che ha seguito come firma di punta la campagna Obama per Time, è stato in Afghanistan di recente. Ecco il suo articolo, il titolo è La guerra senza scopo, e la dice tutta sulla difficoltà che gli Usa stanno incontrando. Ecco un commento sulla politica estera da The Guardian ed un lungo reportage tra e su i talebani dallo stesso quotidiano. E, per i più volenterosi, un saggio da Foreign affairs dal titolo Oltre l'Iraq, l'agenda mediorientale di Obama. Quali sono i nodi, le questioni aperte, come e con chi trattare? Il direttore del Foreign policy institute e quello del programma Medio oriente della Brookings institution mettono in fila domande e (le loro) risposte. Con Teheran si parla, ma li si minaccia anche un po', è una delle tesi.
Un tema di grande dibattito è anche se, come e con ch discutere in Afghanistan. Ahmed Rashid, tra i più ascltati giornalisti-esperti di Pakistan, Afghanistan e talebani, sostiene nel suo ultimo libro (Caos Asia, Feltrinelli) che è giunta l'ora di parlare con gli studenti di religione che ne hanno voglia. Ce ne sono di molto diversi tra loro e molti, con aiuti e impunità, sarebbero pronti a tornare a casa. Per Salon.com, Obama ha un mal di testa afghano.
18 dicembre 2008
L'Afghanistan e le vie d'uscita
Pubblicato da America2008 alle 18:21
Etichette: Afghanistan, amministrazione Obama, politica estera
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1 commento:
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