31 luglio 2009

Una birra in compagnia...rassegna Usa del mattino


Una rapida scorsa ai siti che portano le notizie della notte americana.
1. Cominciamo con l'hangover da summit della birra. Il professor Gates e il sergente Crowley che lo ha arrestato davanti a casa sua, seduti nel giardino delle rose con il presidente e Joe Biden, che è alla casa Bianca perché è uno navigato e per piacere a quelli come Crowley. Il summit era un tentativo di lavorare simbolicamente a un America post-razziale e di riparare alla gaffe fatta da Obama quando si è scagliato contro la polizia. Politico sostiene sia stato un successo. The Nation propone una lettura più seriosa sul tema dei rapporti razziali. Speriamo non abbiano bevuto troppo. Qui Politico racconta cosa ha detto Crowley alla fine dell'incontro. Sono parole intelligenti (le avà scrite Axelrod?), i due si incontreranno ancora. Potere del luppolo.
2. Una curiosità: Politico racconta che la scorsa settimana quattro amministratori delegati di quattro gruppi industriali sono stati a pranzo alla Casa Bianca. Lo staff ha preso le loro carte di credito e ha fatto loro pagare il pranzo. Non male, è per evitare conflitti di interesse, dicono. Il cerimoniale non sarà contento, non è consuetudine
3. New York Times e Washington Post stamane e probabilmente solo per qualche ora, aprono con la stessa notizia - un caso raro. Il fondo pensato per finanziare il passaggio da auto inquinanti a quelle un po' meno inquinanti (la rottamazione, la chiamiamo noi) ha già esaurito le risorse a disposizione. Segno di un successo, molte auto verrano comprate tutte assieme dando un po' di respiro all'economia (non necessariamente alle big three, ma sicuramente al settore auto, che sia GM o Toyota, che le auto che vende in Us le produce negli Stati del Sud). Segno di un problema: il programma sta avendo successo e sarebbe impopolare sospenderlo. Inoltra la legge è in vigore e chi, in questi giorni, compra e vende usando i benefici deve vedersi garantito il bonus.
4. Due importanti notizie economiche. La prima è la solita: le compagnie di Wall street che hanno ricevuto soldi pubblici, hanno speso dollari in bonus. Per la precisione, nove banche che hanno ricevuto soldi, hanno distribuito a 5mila loro dirigenti bonus da un milione l'uno di media. Quando si dice la meritocrazia. La notizia l'ha diffusa Andrew Cuomo, attorney general dello Stato di new York e (you betcha) destinato a un futuro politico. La seconda è che AIG, nonostante i soldi pubblici ha ancora parecchi guai. Perché, perché le singole compagnie parte del gruppo, per anni hanno gonfiato i bilanci facendo affari con le loro omologhe AIG. Una bomba a orologeria questa delle assicurazioni?
Quando si dice che Washington a bisogno di una riforma e che la politica è spesso una cosa sporca. La Camera dei rappresentanti ha approvato il bilancio della Difesa. Ricordate gli F-22? Bene quelli non ci sono nemmeno nel testo approvato ieri. Un emendamento del molto onorevole John Murtha, potente deputato della Pennsylvania, maestro del pork barrel spending (La pratica di inserire nelle leggi spese inutili e/o nascoste) e tra i più feroci oppositori della guerra in Iraq, ha inserito nella legge di spesa una serie di sistemi d'arma che il Pentagono vuole smettere di comprare. Ovvero, a prescindere dall'idea che ciascuno ha delle spese militari, a Washington, queste sono anche inutili e non in linea con le idee della Difesa. Perché? Perché quegli elicotteri si producono nel mio Stato e quei missili nel tuo e assieme facciamo la maggioranza. Obama aveva promesso il veto sulle spese militari inutili (in realtà sull'F-22). Vedremo.
Sanità, difficoltà nei sondaggi, primi sei mesi di attività. Domani e per due giorni l'amministrazione si incontra per un summit di lavoro che guarderà al passato e penserà il futuro. Servono idee, certezze e qualche trovata geniale.
Altre segnalazioni: un lungo pezzo di The Nation sul sogno infranto californiano, l'annuncio di una nuova strategia afghana in preparazione da parte del generale McChrystal (dal Washington Post, c'è bisogno di registrarsi, credo), un commento da The New Republic, mensile liberal, sulle scelte di Obama fino ad ora.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Quando si dice che Washington a bisogno di una riforma e che la politica è spesso una cosa sporca"

Agosto... 'a' coll'acca.