Sembra di capire che la grossa novità della giornata sarà una ricapitalizzazione degli Sdr (la cifra circola, ma me la sono persa). L'aumento degli Sdr, gli special drawing rights ha un significato interessante: fa tornare il Fondo monetario alle origini. Gli Sdr infatti sono una quota dei fondi che ciascun Paese membro ha diritto a ritirare, come fosse un bancomat. Ciascun Paese ha una quota X che può prelevare per un periodo breve - una crisi, appunto - se trova qualcun altro che nelle proprie casse nazionali ha fondi a volontà ed è disposto a versare la quota che il primo intende ritirare. Una forma di solidarietà finanziaria multilaterale. Quando il Fmi fu pensato, a Bretton Woods, in tempi di crisi diversi a questi ma altrettanto difficili, doveva servire come banchiere dotato di diversi strumenti di intervento utili a soccorrere economie in crisi. Nel tempo, strumenti finanziari diversi sono stati reati per rispondere a diversi tipi di crisi (monetarie, fluttuazione dei prezzi delle materie prime, momentanei eccessi di deficit). L'Sdr è appunto uno di questi strumenti creato nel 1967. La situazione è tale che anche grandi Paesi che non ricorrono al Fmi dai tempi della ricostruzione post guerra mondiale, rischiano di essere costretti a farlo. E che pochi Paesi, la Cina prima e sopra di parecchio a tutti, potrebbero decidere di mettere a disposizione i loro forzieri per garantire prelievi Sdr a chi ne avesse bisogno. L'aumento, più che consistente della quota Sdr, insomma, significa un immissione di soldi freschi nel sistema internazionale senza bisogno che le Banche centrali si trovino costrette a stampare soldi. Questa è una misura keynesiana. Non è ancora chiaro se, come e perché, paesi con un surplus di moneta nei forzieri si siano detti disponibili a dare soldi così.
Gli altri aumenti di capitale per il Fondo monetario sono più facili da spiegare. C'è un fondo per i Paesi a medio reddito - molti est europei, la Turchia, il Sud Africa, ecc. - che si trovano in cattive acque e potrebbero essere costretti a ricorrere all'aiuto del Fmi. I soldi sono parecchi, ma, e questo è un problema, i Paesi in difficoltà sono molti di più. Il secondo problema è che essendo così tanti i Paesi in difficoltà, non ce ne sono disposti a contribuire all'Fmi con cifre più sostanziose. La terza parte dei soldi sono per i poveri, c'è un aumento, non cambia molto. I contributi al commercio interneazionale (fondi che garantiscono gli investimenti, ecc.) aumentano anche quelli. Noente di nuovo, succede quando gli scambi calano e viceversa.
2 aprile 2009
G20, Cosa sono i soldi in più all'Fmi
Pubblicato da America2008 alle 15:22
Etichette: crisi economica, G20
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