10 giugno 2009

Uno zar per fissare gli stipendi dei manager

Per coloro che credono che “Washington non deve mettere il becco nelle cose che ci riguardano” - e sono tanti - non sarà una bella notizia. L’amministrazione Obama ha fatto alcune scelte simboliche sulle paghe dei manager di quelle che la destra potrà chiamare «eccesso di regolamentazione». Il presidente ha infatti nominato Kenneth Feinberg, un avvocato di Washington che ha lavorato sui compensi alle vittime dell’11 settembre, “zar degli stipendi”. Feinberg avrà potere su 175 manager di sette gruppi statunitensi che hanno ricevuto miliardi di dollari di aiuti da parte dello Stato. Tra gli amministratori delegati e gli altri dirigenti che dovranno fare i conti con i limiti a stipendi e bonus imposti dalle autorità federali, anche i capi di General Motors, Bank of America e Citigroup. In alcuni casi Feinberg stabilirà l’esatto compenso del dirigente, in altri, lavorerà a stabilire la struttura del compenso da attribuire al management. Una delle cause che ha determinato la crisi finanziaria è infatti l’eccessiva propensione al rischio di finanzieri e dirigenti che ricevevano compensi sulla base dei dividendi che riuscivano a distribuire agli azionisti. L’obbiettivo diventava così la crescita delle azioni o il risultato positivo nel trimestre e non la crescita equilibrata dell’impresa nel lungo termine. La scelta di Obama aprirà un nuovo dibattito sull'interventismo pubblico e sugli eccessi di regole. Se la guardiamo dal punto di vista della ricerca del consenso, l'idea di mettere uno che mette un freno al corporate greed di cui tutti hanno parlato all'indomani del tonfo di Wall street, è probabilmente una mossa populista azzeccata. La legge che imponeva la nomina di uno zar è quella che approvava il bailout: i senatori hanno voluto inserire la norma punitiva contro il parere del'amministrazione (diciamo del Segretario al Tesoro Geithner).

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