Domani, e fino all'8 settembre, scendono in piazza i favorevoli alla riforma sanitaria: la versione forte, quella che include una polizza assicurativa pubblica. La mobilitazione è promossa, oltrechè da "Organizing for America" anche dalla grande campagna "Health Care for America Now" che mette insieme le due grandi centrali sindacali, le organizzazioni delle donne, quelle dei latinos e degli afroamericani nonchè il Center for American Progress, il grande think tank progressista. La lotta è contro i repubblicani ma anche contro i democratici conservatori, guardate lo spot che li prende di mira: in maniera populista ma forse efficace mostra come alcuni membri del Congresso, a causa di finanziamenti delle lobby che vengono quantificati al centesimo, si muovano contro la maggioranza della popolazione americana. Nel frattempo questa parte della coalizione democratica (in termini italiani diremmo che è l'ala sinistra) sembra aver trovato un leader naturale in Howard Dean: l'ex segretario del partito ha detto chiaro e tondo che rinunciare all'opzione pubblica è sbagliato. L'obiettivo è essere però il "centro" della coalizione: non contro il presidente ma contro quelli che vorrebbero "dirottarne" il programma. Infine, Paul Krugman scrive chiaro e tondo che serve una battaglia culturale contro gli zombie reaganiani. Anche qui, con argomenti di buon senso e con prove empiriche non con fumosa letteratura politica. Non sappiamo se vinceranno ma sappiamo che stanno combattendo al contrario di ciò che è successo da noi troppe volte: ci sono leader di partito che parlano chiaramente al momento della decisione, non 10 anni dopo; ci sono intellettuali che scrivono in maniera comprensibile e forniscono armi a chi fa politica sul terreno; c'è una coalizione ampia che raggruppa tutti i soggetti sociali a favore di una riforma; si mettono in campo tutti i mezzi di pressione sulla maggioranza parlamentare. Si parla al paese di una cosa concreta, non si rappresenta un mal di pancia per mostrare che si esiste. Avremo qualcosa da imparare?
25 agosto 2009
Lezioni americane di mobilitazione progressista
Pubblicato da mattia toaldo alle 16:13
Etichette: coalizione democratica, maccheroni, pd, riforma sanitaria
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