23 ottobre 2009

Cattive notizie sull'Iran, buone sulla sanità

L'Iran avrebbe bocciato la proposta sul nucleare di cui avevamo parlato mercoledì. Teheran ha fatto una controproposta: invece che far arricchire l'uranio all'estero, l'Iran potrebbe acquistarlo già arricchito dall'estero. Potrebbe solo essere un modo per ritardare il negoziato.
Sulla sanità invece si fa strada l'opzione pubblica, soprattutto alla Camera dove sembra che si sia raggiunto l'accordo sull'opting out: gli Stati che non la vogliono possono rifiutarla. Al Senato invece si ragiona sull'estensione di Medicaid (il programma per i poveri) e la creazione di "borse sanitarie" dove i ceti medio-bassi potrebbero acquistare polizze più convenienti. Il compromesso tra i liberal (che vogliono l'opzione pubblica ad ogni costo) e i moderati democratici (che l'aborrono) sarà complicato.

2 commenti:

Cappellaio ha detto...

bah.. l'Iran fa mosse strane, tipo l'apertura ora con Israele. Strane per dire, nel senso che mai rinuncierà alla propria indipendenza per fare nucleare civile. La proposta statunitense non interessa e questi dialoghi sono solo specchi per le allodole. Gli ultimatum che Israele cita come esempio di buoni risultati (Libia, Sudafrica, etc.) non sono shinoi ripetibili in una supepotenza come quella iraniana. Che ha pure l'aiuto di quel pazzo di Chavez.

mattia toaldo ha detto...

Uno dei nodi secondo me è l'alleanza con la Russia che Obama ha cercato di ricostruire in questi mesi. Per ora non funziona a pieno regime sul dossier iraniano ma qualcosa ha prodotto.
Poi c'è la questione di Israele e dei paesi arabi: non si riesce a metterli insieme perchè c'è stallo sul processo di pace e questo ovviamente crea degli spazi per Teheran. Staremo a vedere.