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Se i cinesi - e i giapponesi - continuassero così non ci sarebbe sufficiente denaro per sostenere il debito che gli americani creeranno nei prossimi anni (per Paul Krugman, gli Usa possono tirare la corda per altri 5-6 mila miliardi di dollari di debito. E a me la banca telefona ogni volta che vado in rosso).
Sul tema vi consigliamo l'acquisto del quaderno speciale di Limes, che vede in Washington e Pechino una coppia di fatto costretta a convivere a causa della crisi (la Cina è ancora assolutamente dipendente dal consumatore americano, quello che però Obama vorrebbe spendesse di meno. E' tutto molto complicato). Il nostro consiglio è interessato: c'è un articolo di uno di noi. Comunque, leggetevi - sempre su Limes - anche l'articolo controcorrente del generale Fabio Mini, che parla di una superpotenza che non sarà mai veramente tale (la Cina) e di un'altra che vive il suo declino: due debolezze che convivono.
La presentazione del numero di Limes la trovate qui: con il direttore Lucio Caracciolo c'è un pezzo di America2008.
1 commento:
Chimerica, l'ho capita solo adesso ma è bellissima. Naturalmente anche il post, adesso corro a comprare Limes.
OT: continuate a essere spammati dai (come direbbero i miei vicini leghisti) "musi gialli". OK mi vergogno profondamente, non lo cancello ma non lo farò più.
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