28 maggio 2009

Storia di una vittoria

Questo post è dedicato a tutti quelli che non credono che le cose possano cambiare, soprattutto quando la situazione è disperata. Grazie ad Alessandro Coppola raccontiamo una vicenda che si ambienta a Baltimora, qui accanto vedete una foto di uno dei quartieri più degradati (ne parliamo anche nel libro). E' la storia di un gruppo di lavoratori di una ditta di pulizie in subappalto, come ce ne sono tante anche nelle nostre città. Gente che non aveva diritto alla pausa pranzo e ai quali la società diceva di mangiare dai sacchi della spazzatura che essi stessi raccoglievano. Guadagnavano la bellezza di 4 dollari e 50 l'ora, una miseria. Grazie all'impegno di una fondazione privata si è lavorato alla creazione di giovani leader sindacali che hanno creato United Workers, che poi è entrato nella confederazione Afl-Cio. Con il loro duro lavoro hanno convinto la città che era una vergogna che
a) che il lavoro non fosse retribuito (a volte non ricevevano lo stipendio)
b) che ciò accadesse in un luogo finanziato con soldi pubblici
E se pensate che questo riguardi solo l'America, fatevi un giro nel settore pubblico italiano e cioè nel più grande datore di lavoro precario del Paese. Alla fine hanno vinto: lo stato del Maryland ha stabilito che chiunque lavori per il settore pubblico deve guadagnare un salario minimo all'ora. Non vogliamo anticiparvi come hanno fatto perchè la storia è proprio commovente.

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